Mods, Hippie, Bikers, HipHop, Rastafari, Punk… il racconto di 12 tribù underground attraverso una sorprendente rassegna di nobilitazioni di stampa.
Siamo animali sociali. E se non riusciamo a trovare il nostro posto nel mondo cerchiamo di stare vicino a chi la pensa come noi. Questo accade soprattutto nei periodi più turbolenti della vita, quando siamo molto giovani. È in questa fase che desideriamo appartenere a un movimento, come un modo per dire al mondo ehi, bada che ci sono anch’io! Cominciamo allora a uniformare il nostro stile di vita con quello del gruppo, a trascorrere insieme il tempo libero, condividere consumi, gusti musicali, modi di vestire. Questi rituali comuni diventano a poco a poco tratti distintivi che generano comuni emozioni e spesso scelte di vita e di pensiero anticonformisti. Nascono così le subculture che esprimono quasi sempre visioni nuove del mondo, a volte apertamente ribelli, fuori dagli schemi, capaci di mettere in discussione l’ordine costituito.
Quante sono le subculture? Tantissime. Ma sono 12 — tanti quanti sono i mesi dell’anno — quelle illustrate nel calendario 2019 di Grafical, azienda di Marano di Valpolicella che nel 2015 si è aggiudicata l’Oscar della Stampa, e che ancora una volta, attraverso una chiave interpretativa grafica e tecnica, si propone di rompere gli schemi per esplorare i diversi stili underground con sorprendenti tecniche di stampa.
Alla sezione Celendario http://www.grafical.it/it/calendario/ del sito di Grafical è possibile prenotarne una copia, consultare le didascalie tecniche delle diverse nobilitazioni e accedere a una rassegna dei calendari Grafical dal 2010 a oggi.
L'identità delle 12 tribù scelte da Grafical (Rastafari, Mods, Hippie, Bikers, Disco, Hip-Hop, Culturismo, Punk, Goth, New Age, Teddy Boy, Yuppie) è stata illustrata dall'agenzia AD-Vision che ne ha sintetizzato i caratteri distintivi.