Inchieste e ispirazioni

Wallpaper: non chiamatela tappezzeria

Dimenticate i pattern ripetuti all’infinito del passato. Oggi, grazie ai progressi tecnologici e alla stampa digitale di grande formato, le carte da parati si trasformano in una moderna versione degli affreschi e accolgono soggetti grafici di grandi dimensioni. In più, si fanno strada nuovi materiali sostenibili e dalle altissime prestazioni, adatti a ogni ambiente del mondo home, contract e retail. Abbiamo parlato delle ultime innovazioni e tendenze del settore con Paola Jannelli di Jannelli&Volpi, Camillo Beretta di Carta da Parati degli anni 70, Alessandra Nazzari di Ambientha e Cecilia Anselmi di Effimero Barocco.

Di Caterina Pucci | Su PRINTlovers #86

Un tempo era nota come “tappezzeria”, oggi si preferisce wallpaper. Comunque vogliate chiamarla, la carta da parati – per anni associata ai salotti della nonna – è tornata un elemento caratterizzante della decorazione d’interni, in grado di donare personalità a qualsiasi spazio, pubblico o privato. Il merito va a progettisti e architetti che hanno ricominciato a promuoverne l’utilizzo, ma anche all’innovazione tecnologica. La stampa tradizionale su rotoli resta il metodo più indicato per realizzare tirature elevate con motivi decorativi sempre uguali, ma pone diverse limitazioni sul fronte della creatività. Le soluzioni di stampa digitale wide format, invece, permettono di aggirare i limiti dimensionali imposti dai classici cilindri, riducendo al contempo i costi di avviamento legati alla realizzazione delle matrici. Lo sviluppo di nuovi supporti e i progressi nelle tecnologie digitali hanno permesso alle carte da parati di trasformarsi in decorazioni personalizzate, e così i muri si riempiono di immagini di grande formato impreziosite da texture e dettagli tridimensionali. Le destinazioni d’uso possono comprendere luoghi prima d’ora impensabili come il soffitto, la cucina, il bagno o una parete esterna. Questo perché le nuove carte da parati sono progettate per essere all’occorrenza fonoassorbenti, ignifughe, lavabili e resistenti all’umidità. Ma soprattutto sostenibili, per non scontentare un’utenza sempre più attenta all’impatto ambientale e alla sicurezza.

Rifugiarsi nella natura
I motivi floreali e botanici che avevano già caratterizzato il wallpaper nel 2019/20 resteranno protagonisti anche quest’anno, sottolineando un comune desiderio di evasione e fuga dalla quotidianità. L’evocazione di nature incontaminate e culture lontane è il leitmotiv della collezione Lemuria di Jannelli&Volpi, un omaggio alla natura brillante del Madagascar. Lo storico produttore di rivestimenti murali e carte da parati si rivolge a un mercato internazionale di fascia alta, in particolare nell’ambito del contract. «Il presente sembra comunicarci che le nostre scelte come individui sono indissolubilmente legate all’ambiente che ci circonda»,  racconta Paola Jannelli, Creative Director di Jannelli&Volpi.  «Le nuove collezioni partono dalla convinzione che solo la coesistenza tra essere umano e natura possa consegnarci un futuro migliore. I clienti ci chiedono di qualificare i propri ambienti domestici per migliorare la qualità della vita. C’è grande attenzione alla sostenibilità, un valore che ci ha sempre contraddistinti». Un impegno che per Jannelli&Volpi si esprime nell’adeguamento degli impianti produttivi, nell’utilizzo di coloranti ad acqua e nella promozione del riuso. «Nel periodo del lockdown – prosegue Jannelli – abbiamo dato vita a due prodotti che sintetizzano il nostro impegno ambientale: uno è EcoTechWall, un supporto che assicura le stesse prestazioni di un vinile in termini di elasticità, resistenza ai lavaggi e al fuoco, possibilità di goffratura, ma è totalmente PVC free. L’altro è Viroblock, una finitura antivirale e antimicrobico, abbinato alla nostra nuova collezione JWall Tatami. In pratica utilizziamo il trattamento ai cristalli d’argento nell’impasto del prodotto per impedire a eventuali batteri di attaccarsi alla componente lipidica che si genera quando si entra a contatto con i muri, impedendogli di duplicarsi».

Ispirazione retrò, nel retail come al cinema
Un altro must che dominerà l’interior decoration riguarda il ritorno in grande spolvero di grafiche e ispirazioni del passato. Lo stile retrò degli anni Settanta (ma anche Novanta) sarà una delle principali influenze dell’interior nel 2021. Da un punto di vista di cromie e grafiche, si cerca di catturare l’attenzione dell’osservatore: la carta da parati non è più percepita come un semplice sfondo, ma deve focalizzare l’attenzione dell’osservatore e “calarlo” nell’atmosfera che si desidera realizzare. Invece di decorare tutte le pareti, si sceglie di evidenziarne solo una con un modello di carta da parati dai motivi forti e di grandi dimensioni. Ci racconta tutto Camillo Beretta, Marketing Manager di Carta da Parati degli anni 70, e-commerce con sede in Germania che produce carte da parati combinando gli autentici design vintage con materiali moderni e i più severi standard tedeschi in termini di qualità e sicurezza: «La carta da parati viene molto spesso vista come fosse un’opera d’arte. Le moderne tecniche di stampa permettono colori, riflessi e dettagli una volta impossibili, creando modelli che di fatto sono una versione contemporanea dell’affresco dei secoli passati». Il modello di business di Carta da Parati degli anni 70 consiste nell’offrire una selezione ridotta di modelli di alta qualità, curati nei minimi dettagli. Oltre ai privati, molti clienti provengono dal mondo del retail, della moda e delle case di produzione cinematografiche. Come Netflix che ha utilizzato alcune delle loro carte per allestire i set della serie La regina di scacchi. «Pur lavorando esclusivamente online, il nostro servizio replica quello delle classiche boutique, dove vai perché qualcuno – del cui gusto ti fidi – ha già selezionato, fra una marea di prodotti, quello più indicato per le tue esigenze» spiega Beretta. Insieme alle ispirazioni retrò, tempi di consegna rapidi e conformità ai rigidi standard di sicurezza sono tra i requisiti più richiesti nell’interior décor destinato alla decorazione del punto vendita. Un settore in cui, con l’avvento della digitalizzazione, sorge l’esigenza di coniugare le ragioni del design con quelle della logistica. «Un problema comune a molti retailer riguarda la necessità di proteggere i POS wireless delle casse dalle interferenze causate dalle etichette RFID, apposte sui prodotti per motivi di track&tracing – spiega Beretta – e per questo abbiamo sviluppato la collezione di carte da parati Guardia che offre una protezione efficace contro le radiazioni elettromagnetiche e l’elettrosmog».

Personalizzazione per una “storytelling decoration”
La pandemia ha indubbiamente cambiato il nostro modo di vivere gli spazi. C’è l’esigenza di ritrovare negli spazi quotidiani atmosfere stimolanti, ambienti ricchi di personalità, capaci di trasmettere calma, creatività e resilienza. Anche nella decorazione d’interni resta fondamentale il concetto di personalizzare e di confezionare ciascun progetto come un vestito su misura. È la missione che si è imposta Ambientha, start up fondata nel 2019 da Maurizio e Alessandra Nazzari, rispettivamente padre e figlia. Un progetto che attinge dalla pluriennale esperienza nell’ambito del graphic design e della comunicazione di CIP srl, società che opera nella decorazione grafica di showroom, fiere e congressi fin dagli anni Sessanta. All’interno dell’e-shop ciascun utente può scegliere tra decine di collezioni differenti o progettare la propria carta da parati personalizzata. «Il design biofilico sta cercando sempre più forme di espressione per rispondere all’obiettivo di portare la natura negli interni delle nostre abitazioni – spiega Alessandra Nazzari – così come i design delle carte da parati, stampate su supporti ecosostenibili, vengono concepiti per creare affascinanti angoli verdi: piante e veri e propri scenari naturali per creare atmosfere accoglienti e ristoratrici». Per Ambientha è importante che il design e le decorazioni da inserire nelle nostre abitazioni rispecchino lo stile attuale, ma non solo. L’obiettivo è creare carte da parati che prendano spunto dal mondo che ci circonda e che raccontino delle storie, proprio per questo motivo ci piace parlare di storytelling decorations. «Nel nostro processo creativo lo studio degli interior design trends diventa la base per lo sviluppo delle ispirazioni: le collezioni così non sono realmente annuali ma si sviluppano negli anni con nuove elaborazioni e punti di vista» prosegue Nazzari. «Nel 2019, le prime ispirazioni furono il riscaldamento globale, la protezione della biodiversità dell’Amazzonia fino ad arrivare ai tesori nascosti italiani, i nostri bellissimi borghi». Spaziando dal mondo dell’infanzia all’importanza delle risorse rinnovabili, l’azienda ha progettato una nuova serie di collezioni tematiche: Beauty Variety, Mediterranea, Underseas e The World Through, che vogliono ispirare un futuro di giustizia, serenità, bellezza e amore. Rispetto alla tappezzeria di un tempo, le carte da parati di ultima generazione utilizzano supporti più performanti. Tra i supporti più ricercati c’è il TNT (tessuto non tessuto), con certificazione mista FSC, che assicura un’elevata stabilità dimensionale ed eleganti finiture materiche dall’effetto opaco. «Le nostre carte in solo TNT sono molto apprezzate perché traspiranti e PVC free, ideali per gli ambienti residenziali e soprattutto per le camere da letto» spiega Nazzari. Molto richiesta anche la fibra di vetro, opportunamente trattata per diventare impermeabile e quindi indicata per l’applicazione in ambienti umidi (come il bagno) o in esterni (sui terrazzi).

Abbasso il minimal, viva l’arte
Un altro trend riguarda l’abbandono del modernismo minimal, spesso omologato e senza carattere, in favore di una mescolanza di stili. Un’esigenza che va a braccetto con una generale richiesta di maggior personalizzazione, che i progressi nell’ambito della grafica e delle tecnologie digitali hanno reso possibile. Da queste suggestioni nasce l’idea di Effimero Barocco, una collezione di grafiche digitali ideata per l’interior décor e la riproduzione su supporti come carte da parati, rivestimenti, tessuti e tappezzerie. Il progetto è opera degli architetti Cecilia Anselmi, Carlo Pianosi e Fabio Gasparri, appassionati di arte, fotografia e grafica. «Carlo lavora molto nella progettazione d’interni, Fabio è anche fotografo ed ha un brand di fashion design – spiega Anselmi – e per quanto riguarda me, dal 2015 porto avanti una ricerca grafica con l’elaborazione di immagini digitali, la serie di collage della Linea Rossa, che nel 2018 ha esordito con una mostra a Roma dal titolo Concetto Lineare e che ha trovato in questa nuova collezione di disegni una sua naturale prosecuzione». Il progetto di wallcovering Effimero Barocco omaggia l’iconografia dell’epoca barocca e di Roma, ma è anche una rielaborazione in chiave contemporanea di frammenti di immagini di quel periodo collezionate dai tre progettisti. La stampa digitale ha permesso di riprodurre le immagini in diversi formati e su diversi materiali: dai TNT PVC free alle viniliche, stampate con inchiostri ecocompatibili. Partner tecnico del progetto è Decorum Wallcoverings & JdS StudioDesign, grazie al quale le grafiche possono essere riprodotte in diverse scale dimensionali su qualsiasi tipologia di carta da parati. «Effimero Barocco è un progetto pensato per adattarsi alla stampa su altri supporti, mantenendo un certo margine di personalizzazione», aggiunge Anselmi. «A ispirarci sono state la visionarietà delle collezioni di Piero Fornasetti, le trame geometriche di Giò Ponti, gli accostamenti surreali di Carlo Mollino, le forme astratte della scultura e dell’architettura barocca, di cui scriveva Luigi Moretti». Effimero Barocco è stata presentata a fine ottobre 2020 in occasione della Rome Art Week nella sede di Studio Room 28b a un pubblico di addetti ai lavori con un allestimento dedicato alle stampe di alcuni prototipi di carte da parati. Dopo una fase di messa a punto e testing della parte grafica e della resa qualitativa su diversi supporti, ora il team sta lavorando a una piattaforma di e-commerce. Una proposta che non rifiuta il nuovo, ma piuttosto cerca di contaminarlo, ribadendo che l’arte, in ogni sua epoca, è una fonte inesauribile di ispirazione sia per reinventare in maniera vitalistica il presente che per immaginare il futuro. Fosse anche a partire dalle pareti.


28/05/2021


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