Il gruppo italiano Piquadro, che possiede anche i brand Lancel e The Bridge, è alla costante ricerca di soluzioni innovative non soltanto nello sviluppo dei prodotti, ma anche del packaging e degli stampati. Per un posizionamento premium che fa dei valori di sostenibilità ambientale e sociale il proprio marchio di fabbrica.
Di Achille Perego | Su PRINTlovers 99
Quando un brand della moda decide di posizionarsi strategicamente verso la fascia più alta del mercato non guarda solo al contenuto, i prodotti, ma anche al contenitore, il packaging. Perché trasmettere al pubblico un’immagine sempre più premium significa farla percepire anche dalla shopper o dalla scatola che contiene gli accessori in pelle. È quello che, in una filiera che comprende le scelte di marketing dell’azienda, l’ideazione grafica, i materiali e i fornitori – dalle cartiere alle cartotecniche agli stampatori – sta facendo Piquadro. Che significa P al quadrato, con la P che sta per Palmieri (il cognome del fondatore e attuale presidente e amministratore delegato) e pelletterie. Specializzata proprio nella produzione di articoli di pelletteria nel distretto di Scandicci, l’azienda nasce nel 1987 a Gaggio Montano, paese dell’Appennino Tosco-Emiliano a metà strada tra Bologna e Firenze. Ma è nel 1998, dopo dieci anni di produzione in conto terzi per prestigiose aziende italiane, che Marco Palmieri decide di lanciare il proprio marchio. Fin dall’inizio Piquadro ha una chiara vocazione per il business e il viaggio e si ispira ai valori di design, funzionalità e tecnologia. È proprio l’attenzione a questi tre valori, insieme a un impegno costante nella ricerca e nell’innovazione, che permette a Piquadro di differenziarsi da altri marchi e diventare leader di mercato in Italia nelle cartelle da lavoro. Lo spirito dei prodotti sta tutto nel concetto fondante dietro alla progettazione di ognuno di questi: “Tech Inside” cioè tecnologia dentro il prodotto, è il marchio di fabbrica del gruppo. Perché, dicono in azienda, “la tecnologia è il valore che fa la differenza, anche se mai ostentato ma, al contrario, elegantemente nascosto e scoperto solo con l’uso quotidiano”. L’evoluzione del concept Tech Inside è il progetto Bagmotic sul quale Piquadro lavora ormai da anni. Un’applicazione dell’IoT (Internet of Things) sulle borse, una sorta di bag automation che permette ai prodotti dotati di tecnologia Bagmotic di comunicare con la persona connessa via Bluetooth con lo smartphone grazie all’app Piquadro disponibile su App Store e Play Store. È possibile inoltre gestire numerose funzioni, tra cui la batteria integrata che ricarica lo smartphone per semplice contatto e un dispositivo di geolocalizzazione che allerta in caso di furto o smarrimento.
I prodotti per i quali Piquadro è da sempre riconosciuta sono gli zaini. Il marchio bolognese è stato pioniere nello zaino business, lanciandolo ormai più di 20 anni fa con una campagna pubblicitaria molto innovativa. Rispetto ad allora la gamma degli zaini Piquadro si è ampliata e grande spazio viene oggi dato a prodotti “ibridi”, ugualmente adatti al lavoro e al tempo libero, venendo incontro al desiderio sempre più sentito di informalità e commistione tra business e leisure. Ma la vera sfida per Piquadro è oggi il segmento viaggio nel quale ha in progetto di crescere nei prossimi anni sfruttando il know-how e la credibilità costruita nell’area del travel business. La gamma è ora già articolata, con linee in policarbonato e in alluminio, realizzate in una palette colori per tutti i gusti e tutte le tipologie di viaggio.
Il gruppo, che ha chiuso l’ultimo esercizio al 31 marzo 2023 con i ricavi dalle vendite in più di 50 Paesi del mondo e in oltre 175 punti vendita e online in crescita del 17,5% a 175,6 milioni di euro, opera nel settore degli accessori in pelle attraverso, oltre a Piquadro, i marchi The Bridge e Lancel. Capisaldi per i tre brand, sottolinea Palmieri, sono la cura per i dettagli e la qualità della lavorazione e dei pellami. Il prodotto Piquadro si distingue per un design innovativo e un contenuto tecnologico, quello The Bridge esalta il sapore vintage della lavorazione artigianale toscana e in Lancel si ritrova l’allure parigino di una maison con 150 anni di storia alle spalle, acquisita da Piquadro nel 2018.
Per tutti i marchi, spiega sempre Palmieri, la differenziazione riguarda anche shopper e packaging. Per zaini, trolley, cartelle, valigie e bags, l’imballaggio si limita al classico panno che avvolge il prodotto al momento dell’acquisto. Le scatole in cartoncino, invece, e di diverse misure, fanno da contenitore agli accessori di piccola pelletteria come cinture, portachiavi, portafogli, custodie per iPad e le cosiddette bustine a mano. E ogni brand ha i suoi colori di riferimento: antracite con il logo blu per Piquadro, marrone scuro con il logo dorato per The Bridge e rosso con il logo bianco per Lancel. Una scelta che si ripropone con qualche piccola variazione nel colore dei loghi, per gli shopper che, nel nome della sostenibilità, già da alcuni anni non sono più realizzate con materiale plastico ma in carta FSC e/o riciclata come le scatole e dotati di un cordoncino per il trasporto.
La decisione strategica di dare a Piquadro un’immagine sul mercato più premium ha portato l’azienda bolognese a ripensare in questi mesi anche alla rivisitazione del packaging. Le scatole proporranno il colore della casa, il blu scuro con il logo bianco con l’utilizzo di una carta già in pasta per uso mano e stampa in rilievo con serigrafie UV, mentre le shopper vedranno l’abbandono del cordoncino a favore di un nastro blu. Già ideate con i campioni delle diverse scatole per la piccola pelletteria realizzati in azienda, Piquadro sta vagliando a chi affidare queste importanti commesse, sia per l’acquisto della carta sia per cartotecniche e stampatori. Le novità hanno riguardato anche il cartone per l’imballaggio da trasporto e l’e-commerce. Un packaging modificato con l’uso di cartone riciclato Kraft, rispettando anche in questo caso i valori della sostenibilità ambientale.
Se la comunicazione, come del resto per altri brand della moda, sta privilegiando i canali digitali, Piquadro, anche per la richiesta di clienti e agenti che preferiscono mostrare i prodotti sulla carta stampata, non ha rinunciato al classico catalogo. In particolare per tutti e tre i marchi vengono stampati i cataloghi con i prodotti continuativi. Per Piquadro si tratta di due tirature all’anno da circa 3mila copie con una novantina di pagine la cui stampa è affidata alla Chinchio Industria Grafica di Rubano in provincia di Padova. Nei punti vendita invece vengono utilizzati, con un costante cambio in base alle offerte commerciali, banner per le vetrine realizzati con vari materiali non cartacei dalla Publionda di Trezzo sull’Adda.
La scelta di utilizzare per il packaging carta e cartoncino FSC e/o riciclata oltre all’imballaggio Kraft rientra nella forte attenzione di Piquadro per la sostenibilità. Del resto l’azienda bolognese è impegnata in tema di responsabilità sociale sin dal 2009, anno in cui intraprende la sua prima iniziativa di solidarietà a sostegno del territorio in collaborazione con la Fondazione Famiglia Palmieri creata dal presidente di Piquadro e da sua moglie Beatrice per dare continuità alla loro attività filantropica attraverso la valorizzazione delle diversità. Nel corso del 2020 Piquadro è scesa in campo con convinzione anche per la sostenibilità ambientale. Con una strategia green che, spiega sempre Palmieri «parte dalla valutazione dell’impatto sull’ambiente delle nostre attività, riportate nel bilancio di sostenibilità redatto regolarmente. In nome della salvaguardia ambientale si impongono l’utilizzo di materiali riciclati e il controllo della filiera ma anche il perseguimento dell’efficienza energetica, la riduzione di emissioni e dell’uso di risorse naturali, nonché azioni a favore del territorio». Cruciale, per il presidente di Piquadro, è stata la decisione di introdurre e ampliare gradualmente le linee di prodotto realizzate con materiali ecologici, nylon riciclati al 100%, ottenuti da rifiuti industriali. Contemporaneamente si è lavorato sulla sostenibilità dei prodotti in pelle garantendo la provenienza della materia prima da allevamenti e concerie sempre più responsabili e privilegiando fornitori certificati dal Leather Working Group (LWG), l’ente internazionale indipendente che ha sviluppato il protocollo di Sostenibilità per la filiera pelle più diffuso al mondo. Nel settembre 2022, poi, l’azienda ha mosso un nuovo, decisivo passo nel suo percorso di sostenibilità annunciando la neutralità carbonica per l’intero gruppo.
«Saranno sempre più premiate – conclude Palmieri – le imprese che stanno facendo della sostenibilità ambientale, sociale ed etica un valore. E questo valore dovrebbe sempre di più poter essere preso come indicatore di valutazione dei prodotti. Questo significa che dietro un trolley o una bag Piquadro, Lancel o The Bridge c’è la forte attenzione all’ambiente nella ricerca dei materiali e nella produzione per ridurre sempre di più la loro impronta di carbonio. Ed è quello che facciamo “iniettando” nella nostra azienda il virus della sostenibilità. Credo che in futuro sempre di più le scelte dei consumatori saranno influenzate non solo dal fatto che un bene sia bello e performante, e quindi sia acquistabile per il suo rapporto qualità-prezzo, ma anche per i suoi contenuti etici, quelli rappresentati dai valori ESG». Valori che passano anche dai prodotti stampati.