Interviste

Nuncas, dove la sostenibilità è di casa

Oltre un secolo di storia e due milioni di clienti affezionati. Oggi Nuncas è un punto di riferimento per il mondo dell’housekeeping, che non ambisce a competere con le multinazionali ma a distinguersi per qualità e impegno ambientale e sociale. Ne abbiamo parlato con Luca, Carlotta e Aurelio Manzoni, rispettivamente AD, Responsabile marketing e comunicazione e Responsabile sostenibilità dell’azienda a conduzione familiare di Novate Milanese.

Di Achille Perego | Su PRINTlovers 96

“Dal 1920, 100 anni di casa nel cuore”. Si presenta così – anche se per la precisione quest’anno gli anni sono diventati 103 – quello che è diventato un brand di riferimento per gli amanti dell’housekeeping. Ossia per chi –  oltre 2 milioni di clienti fedeli e in crescita nel tempo – è disposto a spendere di più perché ama la sua casa, i pavimenti, gli arredi e l’argenteria. Ma anche i tessuti delle tende o dei divani o i capi d’abbigliamento, compresi quelli sportivi.

E anche se nella vasta gamma delle oltre 250 referenze a marchio Nuncas sono inclusi i prodotti per pulire la cucina, lavare i piatti o rendere splendente il forno, a Luca Manzoni non piace che venga definita “una fabbrica di detersivi” l’azienda che guida come amministratore delegato insieme alla moglie Rosy Cassata, nipote del fondatore e direttrice creativa. Con loro lavorano anche i figli Aurelio e Carlotta, quarta generazione con la responsabilità, rispettivamente, della parte sustainability e del marketing e della comunicazione.

Quartier generale a Settimo Milanese, impianto produttivo da Industria 4.0 a Rho, 75 dipendenti e circa 28 milioni di euro di ricavi, Nuncas è stata fondata a Milano nel 1920 da Nunzio Cassata, da cui l’acronimo Nuncas. «L’attività iniziale – racconta Luca Manzoni, in azienda dal 1985 – fu quella dell’import di pellame dall’America per borse e scarpe. Poi, negli anni Trenta, a causa delle sanzioni internazionali verso l’Italia con conseguente blocco dell’import, Nuncas diventò un’azienda chimica producendo prima il bianchetto per le colorazioni e poi la cera per le scarpe bianche». Oggi è un’azienda che «pensa e produce, con una costante innovazione e importanti investimenti in Ricerca & Sviluppo, una gamma di prodotti destinati in particolare alla cura dei tessuti e degli ambienti».

Un’impresa che innova senza dimenticare le sue radici e che vuole farsi conoscere con l’identità del marchio, per cui, come anticipa Carlotta Manzoni, è in corso una rivisitazione della brand identity. E farsi apprezzare con i prodotti e il packaging per cui, con il restyling avviato una decina di anni fa, l’etichetta ha assunto un forte valore informativo. Un biglietto da visita attraverso il quale raccontare la serietà di un’azienda che, attraverso la ricerca scientifica e la chimica, sviluppa non solo prodotti efficaci per la cura della casa e dei tessuti, ma anche buoni per l’ambiente.

«Guardare al futuro con gli occhi di chi vuol ridurre al minimo l’impatto ambientale e sociale, garantendo la massima efficacia e il miglior risultato di utilizzo» del resto è il manifesto del Green Living di Nuncas. Il DNA dell’azienda è da sempre votato alla sostenibilità, prima ancora che diventasse di moda, e declinata in tutti gli aspetti contenuti dai valori ESG dell’ONU. Quindi quelli sociali, economici e ovviamente ambientali. Un’attenzione confermata dai significativi investimenti effettuati negli anni per produrre energia verde con un impianto fotovoltaico da 200 chilowattora l’anno, con il nuovo stabilimento produttivo di Rho tra i primi in Italia, ricorda Carlotta Manzoni, a impatto quasi zero, e soprattutto dalla creazione di prodotti per la casa e la persona sempre più ecosostenibili. Riducendo l’impatto sull’ambiente anche del packaging, realizzato in plastica riciclata e riciclabile per la Linea Vegetale e via via in fase di estensione a tutti gli oltre 250 prodotti del catalogo Nuncas. In attesa che le bioplastiche siano tecnologicamente avanzate perché oggi, aggiunge Aurelio Manzoni, «non sono ancora utilizzabili, a causa della loro deperibilità nel tempo, per contenere in sicurezza i prodotti per la pulizia della casa e dei tessuti e rispettare quindi le normative europee».

La Linea Vegetale ha ricevuto l’importante certificazione Ecolabel, il marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea che premia i prodotti e i servizi migliori dal punto di vista del loro impatto ambientale. «Essere certificati a livello europeo con tale marchio si inserisce nel nostro cammino innovativo dei prodotti per la casa» spiega ancora Aurelio Manzoni. «Dare al consumatore un’ulteriore garanzia degli elevati standard qualitativi e prestazionali dei nostri prodotti e del loro ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita (LCA) è un obiettivo primario che ci poniamo da sempre, al di là di questa ulteriore certificazione che conferma il buon cammino fatto finora».

Sui pack della Linea Vegetale, lanciata nel 2010 e che ha ricevuto nel 2013 il prestigioso Packaging Design Award, è possibile per il consumatore andare più a fondo nella conoscenza del percorso dell’azienda in questo ambito e sulla pagina Internet Green Living del sito aziendale (www.nuncas.it) si trova il manifesto green con gli intenti dell’azienda in ambito sostenibilità e le concrete applicazioni sui prodotti. La Linea Vegetale, infatti, non si ferma alla certificazione Ecolabel ma fin dalla sua nascita può vantare altre attenzioni nei confronti dell’ambiente. Così il consumatore ritrova sui pack: “Ecolabel”, prodotto “Ipoallergenico”, “Flacone 100% Plastica riciclata” e “Formula Responsabile”.

Più in particolare, gli undici prodotti marchiati Ecolabel per il bucato, le superfici e le stoviglie hanno una formulazione idonea a rispettare i criteri europei richiesti dalla certificazione per impattare il meno possibile sull’ambiente, garantendo al contempo efficacia di risultato. La Linea Vegetale si compone inoltre di altre cinque referenze con le stesse caratteristiche di formulazione, nate con lo stesso DNA green e pronte a ricevere la stessa certificazione non appena l’UE deciderà la creazione dei dossier relativi alle loro categorie.

Anche i quattro prodotti della linea Outdoor per chi ha a cuore il giardino, il tempo libero e l’ambiente, hanno un’anima “green”. Realizzati da fonti vegetali rinnovabili e scarti dell’industria alimentare come lo zucchero da barbabietola, l’olio di cocco e quello di palma, sono caratterizzati da una formula senza solventi dannosi volatili e priva di profumi. Inoltre sono confezionati in plastica riciclata e riciclabile e utilizzabili all’aria aperta senza danni all’ambiente.
Nuncas, dai prodotti al loro packaging, non ha l’ambizione di fare concorrenza alle grandi multinazionali del settore, consapevole che si tratta di mercati diversi. «I nostri prodotti, pur venduti anch’essi oltre che nei negozi specializzati anche nelle catene della GDO, non competono sul fronte del prezzo. La nostra mission – sottolinea Carlotta Manzoni – è quella invece di semplificare lo stile di vita domestico con prodotti innovativi e di altissima qualità, sviluppati nella salvaguardia dell’ambiente e di chi li utilizza».

Un brand di lusso della pulizia della casa? «Non userei il termine lusso. I nostri clienti non sono per forza ricchi. Ciò che li contraddistingue è lo stesso amore per la casa e per ciò che contiene. Così come per i capi d’abbigliamento, anche sportivi, e per gli animali. Tanto che siamo gli unici ad aver prodotto una linea di pulizia e detergenza realizzata in collaborazione con l’Istituto di veterinaria dell’Università di Milano», risponde Manzoni.
Negli anni Ottanta è stata lanciata anche una linea per la cura della persona con il marchio Vittoria Verde ora in fase di rivisitazione e rilancio partendo dalle vendite online. Nuncas è stata tra le prime aziende del settore a entrare già nel 2011 nell’e-commerce grazie anche all’innovativo packaging creato, con un brevetto americano, per le spedizioni sicure dei flaconi che “galleggiano” nell’acqua. E sull’e-commerce, sia diretto dal portale sia sulla piattaforma di Amazon, si punta molto per una crescita dei ricavi a 40 milioni di euro nei prossimi quattro anni. Una crescita che passerà anche dai canali di vendita fisici. Ma il nuovo piano prevede anche l’apertura di un secondo flag ship store come la “boutique” attiva da una decina d’anni a Milano, a San Giovanni sul Muro, che «sta dando grandi soddisfazioni ed è molto apprezzata dai clienti».

Un percorso per stringere un rapporto sempre più stretto e personalizzato con i consumatori che nel tempo e con il cambiamento dei consumi e delle reti distributive, dal passaparola e dal ruolo fondamentale dei piccoli negozi nel veicolare immagine e qualità dei prodotti Nuncas oggi vede coinvolti i social network e la comunicazione digitale che in azienda ha sostituito ormai anche l’uso della carta per cataloghi e brochure.
La personalizzazione non riguarda solo il contenuto ma anche il contenitore. Per cui la plastica, a partire da quella riciclata e riciclabile, avverte Aurelio Manzoni, «non va demonizzata, e anzi Nuncas l’ha scelta per tutte le linee di prodotto, al posto di vetro e alluminio». «Personalizzare significa anche fare dell’etichetta autoadesiva – aggiunge Carlotta Manzoni – un veicolo formidabile per veicolare al consumatore una grande quantità di informazioni dalla storia dell’azienda a quella del prodotto, dalla sua efficacia e composizione alle modalità d’uso. Informazioni che svolgono un po’ la funzione del bugiardino dei farmaci e che oggi vengono fornite anche grazie ai QR-Code presenti sull’etichetta che rimandano anche a video tutorial. Le etichette sono stampate perlopiù in quattro colori più pantone su carte certificate FSC per arrivare a fino a sette colori e a nobilitazioni in oro e argento come quelle utilizzate per una serie limitata di prodotti (come lo Stovilnet) lanciati per celebrare il primo centenario dell’azienda. Ma che, si pensi all’effetto oro, oggi vengono riproposte grazie a tecnologie di stampa che permettono di creare questo effetto senza i costi delle nobilitazioni dorate.

Nuncas sceglie da sempre aziende-partner, di cui negli anni è stata riconosciuta l’affidabilità nel servizio, per le commesse di stampa e cartotecnica. Così, per le etichette dagli anni Novanta si affida alla Euroadhesiv di Crusinallo di Omegna; per le plastiche, che vedono i contenitori dotati dell’embossing laterale per facilitarne l’uso, alla Lario Plast (ex Nova Mandelli) di Alzate Brianza. Per i cartoni da ben vent’anni l’azienda di riferimento è lo Scatolificio Mingazzini di Rho mentre da ben tre generazioni gli astucci vengono commissionati alla Grafica Antonini di Lainate. Astucci e scatole in cartoncino servono come imballaggio di secondo livello per prodotti come il primo profumatore per bucato a mano e in lavatrice (Drops) che evita di utilizzare l’ammorbidente o per il detergente liquido per i gioielli Aury gioielli. Imballaggi necessari non solo per la presenza sugli scaffali ma, trattandosi di piccoli flaconcini, per avere lo spazio per informare il consumatore sul prodotto e sull’azienda, mantenendo le sue icone storiche come il Cigno, simbolo di Nuncas, che ancora campeggia sui flaconi delle cere per pavimenti Livax o la figura femminile che sorride dall’etichetta di un altro storico prodotto come lo Sfeltro per combattere l’infeltrimento dei capi di lana e cachemire.


 


12/05/2023


Interviste