“Second Life”, progetto di economia circolare nato dalla collaborazione tra L’Oréal Italia, Icma Sartorial Paper e Maggioni Type ha vinto il Best Packaging Quality Design promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio.
Grazie a “Second Life” L’Oréal Italia trasforma i propri scarti cellulosici in carte creative utilizzate per i suoi progetti di packaging promozionale, ovvero per la realizzazione di cofanetti ed espositori.
Gli elementi che rendono questo progetto unico sul piano della sostenibilità sono una corrispondenza quasi totale tra macero e carta riciclata prodotta, un processo produttivo integrato che si traduce in minori consumi di acqua, energia, emissioni di CO2 e si caratterizza per l’assenza di sbiancanti ottici e disinchiostranti; una filiera produttiva costruita interamente in Italia, dalla materia prima (il macero) al packaging di presentazione.
“È stato riconosciuto di interesse il progetto di economia circolare attuato nel settore cosmetico, e frutto della stretta collaborazione tra fornitori e cliente - si legge nelle motivazioni del premio - Cuore del progetto è la nobilitazione della materia prima proveniente da carte da macero – a sua volta derivato dagli scarti cellulosici dell’azienda stessa – a cui l’intero processo conferisce valore”.
La premiazione si è tenuta nel corso dell’evento del Sole24Ore “RE-Economy Summit” che ha analizzato l’economia circolare come nuovo fattore di competitività aziendale, il ruolo degli imballaggi nella sostenibilità, il contributo che le piccole e medie imprese possono dare alla svolta green.
“L’Oréal si impegna a migliorare le proprie pratiche lungo tutta la value chain, dalla ricerca alla produzione, condividendo la propria crescita con le comunità in cui opera. – commenta Carmen Carulli, Direttore Acquisti L’Oréal Italia - Il progetto vuole essere un messaggio forte in favore di questo impegno, con obiettivi chiari e sfidanti. La trasformazione delle nostre abitudini in primis, in questo caso selezionando per la ‘seconda vita’ materiale destinato al macero, e l’ideazione di un processo innovativo nell’ecosistema aziendale, per affrontare le nuove sfide utili a preservare il pianeta.”
“La carta Second Life, ad oggi impiegata per i marchi Vichy, Biotherm, Lancôme e Kiehl’s, verrà sempre più utilizzata in nuovi progetti per la realizzazione di packaging e materiale espositivo per il punto vendita. Questa è la concreta realizzazione degli impegni presi di eco design e sostenibilità nell’ambito dei programmi Sharing Beauty with All e L’Oréal For The Future – spiega Sara Appiani, Retail Sourcing Manager L’Oréal Italia - Siamo felici di aver creduto in questo progetto di economia circolare, che dimostra come il cambiamento sia possibile se ognuno è disposto a dare il proprio contributo e a mettersi in ascolto delle esigenze degli altri soggetti economici”.
“Questo progetto ha il pregio di essere facilmente riproducibile - spiega Marco Nigrelli, Direttore Marketing di Icma - e per questo motivo Icma ha ideato Rinascimento, servizio che ricalca fedelmente la logica del progetto Second Life disegnato con L’Oréal e che viene proposto sul mercato, contribuendo a introdurre nelle aziende del lusso nuove pratiche volte alla riduzione degli sprechi. Il servizio “Rinascimento” è studiato su misura per la singola azienda cliente: ci occupiamo di tutte le fasi, dal prelievo del residuo in azienda, fino alla realizzazione di una carta riciclata che sarà un prodotto di qualità per caratteristiche estetiche oltre che per profilo ecologico: il prodotto ideale per packaging di presentazione. Siamo in grado di disegnare il progetto sulla supply chain del cliente che non ha bisogno di modificare le proprie modalità di smaltimento degli scarti”.
“Innovazioni come quella realizzata da “Second life” sono rese possibili grazie alla forte collaborazione che si instaura tra i partner - commenta Marco Maggioni, Direttore Commerciale Maggioni Type, azienda specializzata nella produzione di materiali POP e progetti di stampa speciali - Maggioni Type lavora per trasformare prodotti con una vita propria, come la carta, cercando di superare i limiti tecnici e strutturali dei materiali stessi e con Second Life abbiamo affrontato una nuova, interessante sfida. Si trattava di capire come riuscire a stampare un prodotto così brutalmente grezzo e renderlo compatibile con tutte le tecnologie di stampa: offset, digitale, serigrafica, a caldo e a freddo, l’embossing e il debossing. Se la resa cromatica era una sfida, l’utilizzo della carta per impiego cartotecnico a livello industriale è stata un’impresa, vinta. Grazie alla continua collaborazione con ICMA abbiamo migliorato il prodotto in modo significativo e ora il suo lancio nel mercato globale è realtà”.