È definitivamente tramontata l’era del ‘linguaggio di categoria’ dei prodotti premium. I codici di istintività sono cambiati. E alle confezioni del lusso chiediamo di essere sobrie, sostenibili, intelligenti. Ma, soprattutto, ricche di personalità.
Di Roger Botti | Su PRINT 73
Il mondo va evolvendosi rapidamente da molti punti di vista, e le abitudini dei consumi di conseguenza si adeguano, seguendo nuove culture e priorità.
Soprattutto il mercato dei prodotti premium, guidato dalle scelte dei target più evoluti, segue nuovi paradigmi fatti di una nuova esclusività, più consapevole, più colta, meno ostentata. Se una volta questo genere di prodotti veniva definita “di lusso”, e le confezioni che li presentavano apparivano costose e luccicanti, oggi si chiede ai prodotti, nelle diverse categorie, di essere “intelligenti”.
La confezione di un prodotto intelligente deve essere sostenibile, elegante nella sua sobrietà, saper raccontare una storia credibile. La credibilità degli oggetti che presentiamo nei loro packaging è diventata la parte più rilevante del racconto utile alla vendita. Un prodotto in una confezione “eccessiva” e ostentata lo fa diventare finto, e oggi non c’è nulla di peggio che voler apparire qualcosa che non si è, tradendo il proprio posizionamento per attirare l’attenzione. La rilevanza per la gente, e la coerenza con il posizionamento di Marca, sono diventati la guida per ogni scelta di immagine.
C’è un nuovo bisogno di equilibrio estetico, espressione di contenuti tanto sofisticati, quanto semplici, per dare risposte ad una vita piena di oggetti che facilmente diventano inutili e ingombranti, di cui spesso non abbiamo un vero bisogno, ma che riempiono il nostro essere perché sono espressione della nostra personalità, non più del nostro status.
C’è un nuovo bisogno di materiali sostenibili, perché la consapevolezza di “come" consumiamo sarà sempre più importante, facendoci sentire protagonisti di scelte che riguardano il tempo e lo spazio che viviamo.
Il tempo e lo spazio sono infatti sempre più sinonimo di un "nuovo lusso”, di una "nuova salute”. C’è un nuovo bisogno di distintività: in un mondo che rischia di omologarsi nelle scelte estetiche, la capacità di avere “personalità” all’interno di un mercato di riferimento diventa una nuova espressione di ricchezza culturale e artistica.