Si è svolta venerdì 10 novembre ’23, nel Salone d’Onore di Triennale Milano, la cerimonia di premiazione della 5° edizione di AWDA, il premio biennale internazionale rivolto alle designer della comunicazione visiva.
La cerimonia è stata sia una festa per le designer premiate sia un’occasione per riflettere sul design della comunicazione, sulle sue trasformazioni, sul suo ruolo sociale ed economico per attivare processi di sensibilizzazione e contrasto alle disparità di genere. La cerimonia si è aperta con il saluto delle curatrici Cinzia Ferrara, Laura Moretti, Carla Palladino; di Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design di Triennale Milano; di Marco Tortoioli Ricci, presidente AIAP (Associazione italiana design della comunicazione visiva, project leader di AWDA), di Jonas Liugaila, segretario generale ICoD (International Design Council, institutional partner di AWDA). Oltre alle immagini dei sessanta progetti selezionati e dei dieci premiati, si sono susseguite le voci di figure di rilievo e designer in rappresentanza di associazioni di design internazionali, provenienti da ogni parte del mondo (Canada, Ghana, Inghilterra, Iran, Lituania, Stati Uniti, Svezia, Turchia), componenti della giuria internazionale e della ricerca. Una domanda emblematica e ricorrente è stata il filo sottile che ha legato i diversi momenti della cerimonia: How many women are in the room?, un invito a non abbassare mai la guardia sul tema della presenza e della rappresentazione femminile, nel design come in qualsiasi ambito disciplinare.
Sono state assegnate le menzioni d’onore, una per ogni categoria del premio (studentesse, ricercatrici, professioniste), quattro menzioni speciali della giuria, e infine il riconoscimento principale Aiap Women in Design Award 2023. Inoltre sono stati assegnati premi dai diversi partner di AWDA, tra cui PRINTlovers.
Molte sono state le partecipanti iraniane alla quinta edizione del premio e AWDA ha dato loro uno spazio per far sentire alto il grido di protesta. Nel corso della cerimonia Mahnaz Ekhtiary ha letto un testo inviato dalla giurata Zahra Pashaei che non ha ottenuto il visto per prendere parte alla cerimonia. È stata una grande emozione per tutta la platea ascoltare la vibrante testimonianza per la causa delle donne iraniane e accogliere l’invito a non lasciarle sole. Il motto Donna, Vita, Libertà ricorreva nel video in cui scorrevano i progetti presentati sulle note ritmate di One Eyed Giants dei BowLand.
Nella quinta edizione di AWDA è stato introdotto il nuovo premio speciale AWDA for Rights!, assegnato da curatrici e giuria, dedicato a progetti che affrontano tematiche sociali dei diritti e del lavoro femminile, e più in generale delle disparità di genere e in ogni ambito.
John L. Walters, direttore di Eye magazine, rivista di riferimento a livello internazionale per il design, è stato protagonista di un talk dedicato sia alle donne che fanno ricerca storica e la traducono in scrittura scientifica sia all’oggetto dei loro studi che spesso sono grandi designer del passato che aspettano di essere conosciute e raccontate.
Una delle mission di AWDA è proprio quella di scandagliare il passato per disvelare quelle figure autorevoli di designer che con un percorso professionale denso e innovativo hanno dato il proprio contributo alla divulgazione della cultura e della storia del design della comunicazione visiva. Aoi Huber Kono ha ricevuto il Premio alla Carriera, consegnatole da Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design di Triennale Milano. Mario Piazza, responsabile scientifico dell’archivio storico AIAP (Centro di Documentazione sul Progetto Grafico), ha consegnato il Premio alla Memoria per Michela Papadia al fratello Francesco intervenuto alla cerimonia.
A conclusione della serata il palco è stato occupato dalle premiate presenti, la giuria tutta e il team completo di AWDA: la domanda iniziale How many women are in the room? si è così tradotta plasticamente e ricomposta attraverso l’accostamento dei premi-bandiera innalzati dalle designer vincitrici, moderni vessilli di una pacifica ma ferma rivoluzione per combattere disparità e ineguaglianze di genere, realizzati grazie a una preziosa collaborazione con la sezione“custom service”dello storico Lanificio Leo, la prima azienda tessile italiana di Patrimonio a credere nel rapporto tessile-design ormai più di venti anni fa, dove le parole sono nate dall’intreccio di fili, usando una innovativa tecnica in maglia jacquard, disposti secondo trame e orditi a ricordare la natura di un progetto come AWDA, dallo spirito plurale e condiviso.
Appuntamento a maggio 2024, quando nell’ambito di BIG – Biennale internazionale grafica – sarà presentata la mostra conclusiva della 5a edizione di AWDA e al 2025 per la sesta edizione del premio.
AWDA 2023 PRIZES
PRIMO PREMIO
Sophie Rubin (WePlayDesign)_CHE
Filmar en América Latina
Per avere saputo costruire un linguaggio arcaico quanto futuristico, composito quanto essenziale, potente quanto semplice, il premio AWDA 2023 va a FILMAR il festival dedicato al cinema e alle culture latinoamericane.
Le piccole mani disegnate dai glifi Maya divengono mani enormi che attraversano le sfere del tempo e arrivano a descrivere movimenti legati alla pratica cinematografica, conquistando prepotentemente l’intero spazio di manifesti e artefatti grafici parlando una lingua universale che è quella dei segni.
PREMIO ALLA CARRIERA
Aoi Huber Kono
PREMIO ALLA MEMORIA
Michela Papadia
AWDA FOR RIGHTS!
Roshanak Keyghobadi (State University of New York)_IRN/USA
Iranian Women in Graphic Design.
Menzione speciale
Valeria Luisa Bucchetti, Francesca Casnati, Michela Rossi (Politecnico di Milano)_ITA
Manifesto per una comunicazione gender-sensitive
MENZIONE D’ONORE STUDENTESSE
Maria Calzolari (HEAR Haute école des arts du Rhin, Strasbourg)_ITA/FRA
Action cleaning
Menzione speciale
Federica Caputo (University of Westminster)_ITA/GBR
The Circle. The study of a shape
MENZIONE D’ONORE RICERCA & DIDATTICA
Barbara Predan, Špela Šubic (University of Ljubljana)_SVN
How is a vase like a house?
Menzione speciale
Roshanak Keyghobadi (State University of New York)_IRN/USA
Iranian Women in Graphic Design
MENZIONE D’ONORE PROFESSIONISTE
Giulia De Benedetto (TassinariVetta)_ITA
SISSA – Visual Identity
Menzione speciale
Maria Donata Bologna_ITA
Museo Fabbrica delle Parole
Premi dei Partner per AWDA
Award by ZETAFONT
Valentina Casali_ITA
Pritzious Schrift font development
+
Zeynep Yesilmaden (Bilkent University)_TUR
SUB - Posters & Zine Design Project
Award by PRINTLOVERS
Parasto Backman (Studio Parasto Backman)_SWE
Svensk Bokkonst 2021
Award by MOAK
Eda Gündüz (Studio These Days)_TUR
The Good Wild
Award by GRAPHIC DAYS
Carin Marzaro_ITA
Volta Pagina
Award by BIG Biennale internazionale grafica
Giulia Gatta (RUFA - Rome University of Fine Arts)_ITA
Tra il grido ed il silenzio