Le ultime tendenze di design da tenere d'occhio se siete packlovers.
Su PRINT 73
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CONFEZIONI GENDER FREE
Non c’è più nulla che valga solo per uomini o solo per donne: l’identità di genere è un concetto ormai sorpassato, ha funzionato per secoli ma ora, signore e signori, le barriere sono cadute. Lo spettro non è più binario, il linguaggio del brand è uno solo, e parla a entrambi i generi. Anche il packaging design - ambito in cui da sempre si riflettono stereotipi e marcatori di genere - ha avviato una sua riflessione sul tema del gender pack. Calvin Klein, MAC, Nike sono già avanti su questo terreno. Il festival di Cannes ha istituito il Glass Lionn proprio allo scopo di premiare le campagne attive nel superamento degli stereotipi. Nella moda, già da tempo, decori e materiali vengono selezionati sempre più spesso per lei e lui, indifferentemente. La moda gender free esprime la nostra contemporaneità e il nostro desiderio di navigare da un genere all’altro senza barriere. Liberi. Trasportati soltanto dal vento dei sentimenti.
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RISORGIMENTO ANALOGICO
Affacciato dietro le quinte del vintage, c’era l’analogico e non ce n’eravamo accorti. Per il 2018 sarà un trend vincente. L’analogico è il nuovo vintage: prescinde dal momento storico, esalta tutto ciò che è offline, non digitale e IRL (In Real Life). Sono tanti i brand che, pur avendo radici nella tecnologia, ci chiedono di scollegarci, rilassarci, ritrovare una nostra dimensione nel mondo reale. Sì, dobbiamo disintossicarci dal digitale. Ecco perché nella comunicazione compaiono spesso font slab serif, font script, corsivi e segni che riproducono le imperfezioni della scrittura manuale: per ricordarci che non di solo mouse è fatta la vita. Quanto ai nativi digitali, le ricerche ci dicono che sono in cerca di significati profondi, che amano gli orologi analogici, i libri di carta, i vinili, la macchina da scrivere e, soprattutto, la fotografia analogica.
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OVUNQUE ORTI E DECORAZIONI FOLIAGE
La natura sta entrando nelle nostre case non solo attraverso mobili realizzati in legni profumati e muri decorati con fantasie ispirate al paesaggio. Di più: sono gli orti domestici — orizzontali o verticali, realizzati in vasi o in vecchi scaffali — i protagonisti del nuovo inarrestabile trend del 2018. Coltivare in casa verdura, frutta, erbe e spezie officinali non è solo una pratica individuale, è una strategia di urban policy che attraversa i continenti, e che mira a rendere migliori le città in cui viviamo. È stata proprio la crescita d’interesse per gli orti a determinare un revival delle decorazioni foliage e dei pattern di foglie di ogni forma, soprattutto l’ulivo, l’eucalipto, l’acanto. Il design incarna il nostro desiderio di portare la natura in casa, asseconda la voglia di creare oasi di verde in cui rifugiarci. Nel frattempo le immagini progressivamente diventano meno realistiche e più stilizzate, iconiche.
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CONTENITORI DA MANGIARE
Mentre Nature Scientific Reports ci informa che l'isola galleggiante di spazzatura del Pacifico risulta 16 volte più grande di quanto si era ritenuto fino ad ora — 80 mila tonnellate di plastica galleggiante — i brand si impegnano a evitare ulteriori danni alla Terra e al mare. Tutti stiamo diventando sempre più sensibili rispetto al costo ambientale del packaging usa e getta e spesso orientiamo i nostri consumi in base alla sostenibilità dei prodotti. Così McDonald’s ha annunciato che entro il 2025 il cento per cento del suo packaging proverrà da materiali riciclati e fonti rinnovabili. Anche Evian, Coca Cola e Procter & Gamble hanno intrapreso iniziative di conversione green delle loro bottiglie. Nel frattempo la bottiglia del futuro è arrivata: si chiama Ooho ed è una bolla edibile fatta da una doppia membrana di gelatina ricavata dalle alghe che può contenere qualsiasi liquido, inclusi soft drink e cosmetici. E le etichette? Possono essere posizionate tra i due strati di gelatina, senza compromettere la qualità dei drink.
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UN TOCCO DI GEN Z GIALLO
Se il Millennial Pink è stato il colore forte del 2017, presente in tutte le passerelle, il Gen Z Yellow è destinato a dominare il 2018: nelle sfumature che vanno dal fluo al canarino. Nel giro di poco il giallo è diventato il colore della generazione Z. Nonostante le nobilitazioni ricevute da Gaugin e da Van Gogh, resta comunque il colore-simbolo del tradimento e del pericolo. Ma del resto non siamo sempre tutti preoccupati dai pericoli, dagli abusi sulle donne, dalle schermaglie di improbabili politici che giocano alla Terza guerra mondiale? Comunque sia, la forza comunicativa del giallo è indubitabile e dirompente. Caldo e vitale, porta una sferzata di freschezza ovunque. Nel packaging design le luminose atmosfere del giallo si abbinano, per contrasto, al nero assoluto dei caratteri tipografici, meglio se bold e retrò. Super vitaminico e molto pop, vive da solo. Come la doppia C del logo Chanel, scelta per il lancio del nuovo make-up SS18 della maison francese.
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IL PACK GIOCA CON LE ALLUCINAZIONI
Negli ultimi tempi, con la legalizzazione della marijuana avviata in molti Stati degli USA e in Canada, gli abiti decorati con le forme di questa pianta leggendaria, hanno letteralmente invaso le passerelle. Anche in altri settori la cannabis sta riscontrando un grande successo: sono quelli del merchandising e della gioielleria. Dagli orecchini ai braccialetti, dalle penne ai fermagli, si vedono in giro sempre più articoli che richiamano la sagoma della marijuana. Si è aperto così, soprattutto negli Stati Uniti, un vero e proprio filone di packaging design che trae ispirazione dalla cannabis: un’estetica che vuole comunicare la propria volontà di superare gli stereotipi legati al consumo. La sfida è avvincente, con design e caratteri tipografici ricercati, e concept grafici che giocano sulle percezioni alterate.
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STAMPATI AUMENTATI, CHE PRODIGI!
Dal tech all’automotive, dagli eventi alle mostre d’arte, dall’intrattenimento all’healthcare, Realtà Virtuale e Realtà Aumentata hanno già ridisegnato i contorni di molti settori. Saranno uno dei trend più diffusi del 2018. Sono lontani ormai i tempi in cui i brand facevano affidamento soltanto sui QR code per creare packaging interattivi. Etichette e lattine, i pack cosmetici e quelli del food già parlano un linguaggio aumentato, capaci di sovrapporre oggetti virtuali alla loro fisicità. MSC Crociere ha presentato di recente il primo catalogo di viaggio in mixed reality, attraverso il quale, grazie a un visore, i clienti hanno la possibilità di esplorare virtualmente la nave, camminare sul ponte, conoscere il personale di bordo e…persino viaggiare tra le vie dell’Avana a bordo di una vecchia cabriolet. What else?
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L'IMBALLAGGIO DELL'E-COMMERCE? DA INVENTARE
Un immenso, nuovo terreno di sperimentazioni. È davvero ancora tutto da inventare il pack dell’e-commerce, che richiede ai designer una nuova sensibilità estetica e grandi capacità nella scelta di materiali e forme. L’incremento costante delle vendite online chiede alle marche di ottimizzare il packaging. È un’opportunità e una sfida. Perché alle esigenze pratiche e funzionali dell’imballaggio - confezione, protezione e trasporto – ora si aggiunge aggiungere una nuova performance: soddisfare le aspettative di chi acquista online fornendo, attraverso l’immagine della confezione, una ulteriore motivazione. Senza dimenticare che la confezione sarà per il cliente la prima occasione di contatto con il prodotto: la realtà che si mostra dopo l'acquisto virtuale. Ecco perché, su questo oggetto del desiderio, si gioca tutta la filosofia del brand.