Valentina De Pasca, Sales and Marketing Communication della casa editrice specializzata in arti extra-europee, ci racconta i segreti di progetti editoriali che rappresentano l’eccellenza per musei, artisti e collezionisti.
Valentina De Pasca è Sales and Marketing Communication di 5 Continents, una casa editrice leader nel campo delle arti extra europee. Con un dottorato in storia dell’arte altomedievale si occupa di tutto ciò che riguarda la vendita, distribuzione e promozione dei libri pubblicati dalla casa editrice nelle librerie di tutto il mondo. Guida quattro reti promozionali (italiana, francese, inglese e americana) e crede fortemente che affidarsi a una casa editrice per un artista sia «uscire da una zona di confort, che spesso nasconde anche una certa autoreferenzialità, e provare a camminare con le proprie gambe in libreria».
5 Continents è una casa editrice dedicata a settori molto specifici. Chi sono i vostri clienti e chi sono i destinatari delle pubblicazioni?
I nostri libri nascono anzitutto dal dialogo con le maggiori istituzioni museali italiane e internazionali, con fondazioni private, artisti e collezionisti: direi che sono loro i nostri clienti. Per quanto riguarda i destinatari, sono sicuramente appassionati d’arte e, soprattutto, persone curiose rispetto a quello che avviene nel panorama artistico a 360 gradi: non va dimenticato infatti che 5 Continents Editions nasce come leader nel campo delle arti extra europee e a quest’anima teniamo molto proprio perché costituisce un elemento identitario forte.
Per pubblicare cataloghi d’arte, fotografia, design e di altri ambiti di cui vi occupate è necessaria una estrema attenzione alla qualità di stampa e alla cura di ogni dettaglio, dalla carta alla legatoria. Quali sono gli ingredienti che contribuiscono alla realizzazione di un ottimo prodotto editoriale?
A questa domanda non posso che rispondere con le parole dell’Editore, Eric Ghysels: un libro d’arte, e dunque di contenuto anzitutto visivo, deve la sua forza al lavoro di fotolito. Solo avendo in mano immagini impeccabili si può dar vita a un volume che può vantare l’eccellenza.
Chi sono e in base a cosa scegliete i vostri partner di stampa e i fornitori di supporti? Qual è il loro contributo nella buona riuscita di ogni progetto?
Tutti i libri di 5 Continents Editions sono stampati in Italia presso due stampatori: Conti Tipocolor a Calenzano (FI), e nelle sedi di Loreto e Trevi di Tecnostampa (Gruppo Pigini). La fiducia reciproca che abbiamo allenato e nutrito in questi vent’anni – eh sì, quest’anno 5 Continents Editions festeggia i suoi vent’anni! – fa sì che si crei un dialogo approfondito intorno ad ogni progetto. È una ricchezza sapere di poter contare sulla loro professionalità, e quindi affidarsi ai loro consigli relativi al tipo di carta, stampa, legatura…
Quale spazio occupa nel panorama editoriale attuale la pubblicazione di fotografia d’autore, e cosa rappresenta per un fotografo la pubblicazione di un catalogo: perché lo pubblica, quali sono le sue potenzialità comunicative, in quale fase di un progetto autoriale si inserisce? Si può parlare di antitesi rispetto alla tendenza del self publishing?
La pubblicazione di volumi fotografici nel panorama italiano e internazionale – e non solo a firma 5 Continents, ovviamente – sta diventando sempre più cospicua. Dobbiamo tuttavia tener presente che le vendite di questo tipo di pubblicazioni sono molto diverse dai “numeri” che sentiamo nelle classifiche di narrativa, ma questo aspetto lo lasciamo a un’altra intervista! Per un fotografo la pubblicazione di un volume, distribuito a livello internazionale, è sicuramente un trampolino di lancio e motivo di forte visibilità. E credo sia proprio questo il valore aggiunto (non il solo, certamente) di affidarsi a un editore e di agire per l’appunto in controtendenza rispetto alla scelta del self-publishing. Il self-publishing è certamente meno oneroso, tuttavia affidarsi a un editore comporta anzitutto il mettersi in gioco, l’aprirsi al confronto, la collaborazione con una squadra e le diverse professionalità che la compongono… significa anche dare la possibilità al proprio lavoro di uscire da una zona di confort, che spesso nasconde anche una certa autoreferenzialità, e di provare a camminare con le proprie gambe in libreria.
In cosa consiste esattamente il tuo lavoro, qual è il tuo metodo e il criterio di scelta dei progetti da pubblicare?
Il mio biglietto da visita riporta la dicitura “Sales and Marketing | Communication”… Mi occupo di tutto l’aspetto legato alla vendita, distribuzione e alla promozione dei nostri libri nelle librerie di tutto il mondo, guidando quattro reti promozionali (italiana, francese, inglese e americana) e confrontandomi costantemente con loro rispetto alle vendite e ai nuovi progetti. E nel contempo “costruisco”, cercando di farlo in maniera originale, l’identità della casa editrice attraverso i social ma soprattutto scrivendo la newsletter settimanale che immagino come il punto di contatto più intimo tra noi e i nostri lettori. Tuttavia proprio questo mio curiosare nel mercato editoriale approfondendone anzitutto le dinamiche che ci riguardano mi porta a collaborare con l’Editore anche a livello strategico: è uno dei momenti che preferisco, il confronto che conduce a incontrare artisti, autori, curatori per identificare progetti nuovi. Come scegliamo un nuovo progetto? Anzitutto per noi è fondamentale che dietro al progetto ci siano donne e uomini che stimiamo, e che condividono i nostri valori, in primis la condivisione del Bello.
Di quale progetto vai più fiera per forza, energie delle relazioni innescate, risultati ottenuti?
Sento parte di me ogni progetto firmato 5 Continents, anche quelli che hanno preceduto il mio arrivo in casa editrice. Citerei in questo contesto Loving. Una storia fotografica, il nostro bestseller che ha venduto ad oggi circa 75.000 copie in tutto il mondo, lanciato in piena pandemia: era l’ottobre 2020. Il libro è nato da un incontro e dal colpo di fulmine dell’Editore che ha visto l’originalità e la potenza comunicativa (ed emotiva) di fotografie anonime di uomini che si amano scattate tra il 1850 e il 1950. È stato un lavoro portato avanti per oltre un anno da una squadra internazionale: noi siamo a Milano, i collezionisti abitano a New York, l’Art Director lavora a Montreal… Insieme ai coeditori (Sandmann Verlag in Germania e Duomo Ediciones in Spagna) e alla casa editrice parigina Les Arènes (che ha co-prodotto con noi l’edizione francese) abbiamo costruito un ufficio stampa mondiale che ha lavorato con una passione e un entusiasmo tali da attutire la distanza geografica… È stata un’esperienza davvero unica e ne vado, sì, particolarmente fiera!
Tra le vostre pubblicazioni più recenti c’è il libro “Maria Lai. Ricucire il dolore. Tessere la speranza” di Micol Forti. Ci racconti qualcosa di questo progetto?
5 Continents Editions ha un rapporto “privilegiato” con la Fondazione Maria Lai, e questo è certamente un altro aspetto di cui vado fiera… Non posso nascondere che in 5 Continents non mancano elementi motivo di orgoglio! L’ultimo volume dedicato a Maria Lai è un piccolo tesoro poiché racchiude temi cari – che potremmo definire anche intimi – dell’artista. La storia sacra (esemplificata anzitutto in Presepi e Viæ Crucis) dialoga con quella sarda in opere inevitabilmente differenti ma nelle quali emerge forte la comune anima. E poi il testo che accompagna la narrazione visiva è di Micol Forti, storica dell’arte che dal 2000 dirige la Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani… Un binomio non male, insomma!
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5 Continents
5 Continents Editions è stata fondata nel febbraio 2002 da Eric Ghysels, e da allora i libri d’arte che pubblica sono una lente per scoprire gli esseri umani, il mondo che abitano e la creatività a cui sono capaci di dare vita. La casa editrice, indipendente, è infatti “casa” di una pluralità di sguardi, di sensibilità, di incontri, di interessi e, come esplicitato dal suo stesso nome, non si pone confini spaziali e temporali nei dialoghi alla base dei suoi progetti, non si accontenta infatti del già visto: la sua anima si nutre di curiosità e scoperta. E la sensibilità dell’Editore, così come il suo stile improntato all’etica, ne sono la guida. Il fil rouge che connota da ormai vent’anni la casa editrice è l’attenzione al carattere visivo, all’apporto visuale: è l’arte con la A maiuscola che si declina nei diversi ambiti dell’esistenza.
Valentina De Pasca
Valentina De Pasca ha un dottorato in storia dell’arte altomedievale ed è professionista nel campo dell’editoria. Il suo lavoro nel mondo editoriale le sta permettendo di approfondire temi legati alla progettazione, vendita e promozione del libro, nonché di realizzare progetti autoriali in ambito artistico e letterario. È autrice, tra gli altri, dell’albo illustrato Pomodori da scartare (Edizioni Gruppo Abele, 2019), del volume, realizzato in collaborazione con Alessandra Falconi, Atelier inclusivi con l’Art Brut. Percorsi per la scuola primaria (Edizioni Centro Sudi Erickson, 2021), nonché del saggio introduttivo di Maria Lai. I luoghi dell’arte a portata di mano (5 Continents Editions, 2021).
Simone Azzoni
È critico d’arte e docente di Storia dell’arte contemporanea allo IUSVE. Insegna Lettura critica dell’immagine all’Istituto di Design Palladio di Verona. Ha curato numerose mostre di arte contemporanea in luoghi non convenzionali. È co-direttore artistico del festival della Fotografia Grenze. È critico teatrale per riviste e quotidiani nazionali. Organizza rassegne teatrali di ricerca e sperimentazione. Tra le pubblicazioni recenti ‘Frame - Videoarte e dintorni’ per Libreria Universitaria, ‘Lo Sguardo della Gallina’ per Lazy Dog Edizioni e, per Mimemsis, ‘Smagliature (2018). ‘Teatro e fotografia. Conversazione con Enrico Fedrigoli’ è il suo ultimo libro.